Dentro la propria cellula

veronicaAnd each in the cell of himself is almost convinced of his freedom (Auden)

Roberta Secchi ha condotto laboratori di scrittura incrociata con tre gruppi di persone – donne detenute, uomini detenuti, donne e uomini liberi – e ci racconta questa sua esperienza di formazione per adulti, che pur prendele mosse da laboratori di scrittura con bambini e bambine di diverse culture.

La scrittura del resto è solo un pretesto per fare cadere muri, per comprendere l’identità, la propria e l’altrui, come relazione: “in questa esperienza non miriamo a diventare scrittori ma a diventare scrittura a lasciar scorrere dentro la penna quello che scorre in noi creando un canale di comunicazione tra il nostro mondo e quello che c’è fuori.” Il libro (Ti prendo in parola, scambi di scrittura tra persone recluse e non LEGGI QUI UN ESTRATTO DEL LIBRO) ripercorre l’esperienza di ricerca (con haiku, adynata, oggetti vivi, epifanie, stesura dell’anticurriculum, etc…) compiuta tra il carcere milanese di Bollate e la biblioteca Parco di Milano restituendo il cammino dei laboratori, presentando gli scritti prodotti dai partecipanti e contestualizzando tutte le tappe. Un percorso di modificazione mentale, forse spirituale, che si gioca nell’intreccio tra l’intelligenza emotiva e quella cognitiva attraverso l’arte.iyan

Nell’intervista [ASCOLTA QUI L’INTERVISTA A ROBERTA SECCHI] traspare invece maggiormente la parola e l’emozione di questo viaggio dentro i muri il carcere, dentro i muri di se stessi. Parola che non può mai essere ridotta a scrittura, parola che eccede la scrittura. Scrittura che che permette la parola e con la parola mette in relazione se stessi con le proprie emozioni più forti, con le proprie resistenze più dure. kimE’ il potere della parola, ancor prima di quello della scrittura a legare in una comunità temporanea le persone coinvolte in questo esperimento dove sembra di capire alcune caratteristiche dell’essere umano, la sua. Come è stato possibile trasformare il laboratorio di scrittura in un percorso concreto di lenta distruzione dei pregiudizi e scoperta di ciò che di più prezioso ha l’essere umano, la propria spiritualità come capacità di essere modificato da altri?


tiprendoin-paroladi Roberta Secchi, estratto dal libro: Ti prendo in parola, scambi di scrittura tra persone recluse e non, Sensibili alle foglie, 2016

Le illustrazioni (non presenti nel libro) sono elaborati del progetto Ti prendo in parola, autoritratti dei ragazzi di una classe seconda del CFP Canossa, 2015

 

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