Schermi a scuola? ecco come!

Mentre in Italia le scuole vengono sommersi da Lim e schermi di ogni genere, solo in pochi se ne chiedono l’utilità. Serviranno a rivoluzionare una didattica stanca? Ad essere aggiornati con le tecnologie? A portare la pubblicità nella scuole? Sui pericoli del tempo-schermo non solo le associaizoni pediatriche e l’OMS ne raccomanda un uso ultra moderato, ma molte associazioni di difesa dei consumatori. Questa è l’intervista a Jacque Brodeur, insegnante di educazioen fisica e ora leader mondiale del movimento “10 giorni senza schermi”, trasmessa da RBE. Ci spiega come sviluppare senso critico per l’uso degli schermi a scuola.

Vorrei chiederti subito perché lo schermo è pericoloso per i bambini?

Lo schermo è pericoloso. Oggi gli studi scientifici si contano a migliaia – e gli scienziati hanno individuato i danni causati ai giovani cervelli per l’esposizione agli schermi. La prima costatazione è quella che tutti, veramente tutti conoscono: i bambini di oggi non si muovono abbastanza! E perché non si muovono abbastanza? perchè sono imprigionati dagli schermi!

In tutti i paesi, si sa che i bambini non si muovono abbastanza, si sa che non vanno in bicicletta e che non fanno arrampicate, non fanno movimento: stanno seduti e non fanno sport. I bambini stanno già la gran parte del tempo a scuola seduti e quando finiscono la scuola cosa fanno?

Vanno a casa a gran velocità e si siedono davanti alla tv! Il primo danno quindi è la SEDENTARIETÀ, stanno troppo tempo seduti, fanno troppo attività seduti! Il fatto di non svolgere attività fisica ha poi ripercussioni sulla obesità, sulle malattie respiratorie e cardiache, e la società soffrirà nei prossimi anni maggiormente di queste malattie proprio per questo motivo. smartphone_Cultura_Inquieta4

Il secondo danno causato dall’esposizione agli schermi è: che quando un bambino guarda la tv da piccolissimo aumenta i rischi – quando arriverà all’età di 7 o 8 anni – di soffrire di deficit di attenzione e quando sarà alla scuola primaria non sarà capace di stare attento, non sarà capace di prestare attenzione all’insegnante e non potrà seguire – concentrato – le spiegazioni perché il suo cervello – ultra-stimolato da immagini che cambiano velocemente – non gli permetterà questa concentrazione. Questo perché le immagini non variano alla stessa velocità della tv: a scuola c’è una maestra che parla e se non riesci a stare attento per più di 10 o 15 secondi non sarà in grado di seguire le spiegazioni della maestra fino alla fine. E l’altro problema – collegato a quello dell’attenzione – è la memoria. Oggi non siamo in grado di ricordarci quello che ci è stato spiegato ieri. Il deficit di attenzione si lega al problema della memoria e della sedentarietà.

Ma il terzo problema – quello più studiato e su cui le ricerche sono unanimi: è che più si guarda la tv più, più si vedono scene violente, immagini violente e parole violente e più il nostro cervello diventa aggressivo. E siccome il ns cervello – che non è perfetto – riproduce quello che vede, se vede violenza sviluppa meccanismi di risposta violenti e diventa aggressivo. Quindi se siamo esposti a scene di violenza siamo più portati a essere violenti. Gli effetti della esposizione alla violenza televisiva sono quelli più noti e più studiati, tutti gli studi sono d’accordo (solo una ventina su oltre 4000 studi non lo è), e hanno riscontrato conseguenze violente sul comportamento. Se esposti troppo a schermi finisce che a scuola iniziamo a pronunciare anche noi parole violente con amici e compagni.

Quando parlate di schemi intendi solo la TV o cosa?smartphone_Cultura_Inquieta5

Parlo in primo luogo di televisione, malgrado si dica molto che i bambini oggi stanno più tempo sull’ipod o sul tablet, l’emissioni televisive progettate dai canali televisivi sono concepite per tenerci attaccati allo schermo quanto più tempo possibile; una volta attaccati è difficilissimo staccarsi; possiamo vederlo già su noi stessi ma quante volte una mamma deve dire a suo figlio di venire a mangiare? Il bambino di oggi ha bisogno di essere chiamato più di 5 volte. Attenzione non vuol dire che la tv è il solo schermo che crea problemi! E questo in molti paesi del mondo. il tipo di relazione che si sviluppa con FACEBOOK non è amicizia! I bambini di oggi pensano che in internet quando si hanno degli amici sono degli amici. MA NO! Non sono amici quelli di facebook! Bisogna fare scoprire bene ai bambini di oggi che un amico è qualcuno di cui ti puoi fidare per conservare un segreto, ma su fb non puoi contare su un amico per conservare un segreto. E non soltanto questo è il problema. Un amico è qualcuno su cui puoi contare quando hai problemi, e su fb tu non puoi contare su nessuno. E poi ci sono i film violenti e i videogiochi perchè anche quando dobbiamo meritare punti o guadagnare punti uccidendo dei cattivi, dei marziani o dei poliziotti, non dobbiamo pensare che tutto ciò sia un gioco innocuo perché è virtuale. Anzi tutto questo ha delle ripercussioni sui neuroni del cervello. Infatti quando connetti i neuroni del tuo cervello con un atto di morte e ricevi un piacere come risposta perché stai guadagnando punti, il tuo cervello viene desensibilizzato alla violenza . La DESENSIBILIZZAZIONE è oggi il danno principale apportato ai bambini dalla esposizione alla violenza dei vari schermi.sedia-schermo2

Hai fondato un movimento, e hai maturato l’ eperienza di spegnere gli schermi della televisione in intere scuole con tutti i bambini – perché avete fatto questo?

Volevo vedere quale sarebbe stato il risultato. Non ho proprio avuto l’idea io stesso ma l’ho presa da un ricercatore americano, Thomas Robinson che insegna a Stanford al Prevention Research Center nel centro di promozione di salute dell’università, che ha fatto una esperienza speciale in California a San José. Aveva dato dei mezzi per gli insegnanti per preparare i bambini a diminuire il tempo di esposizione agli schermi. Subito solo 2 su 3 hanno deciso di diminuire il tempo. Quanto? Per 10 giorni completamente e poi diminuire fino a 7 ore per settimana. Robison pubblica poi il risultato e cosa scopre? Una diminuzione della violenza verbale del 50% e una diminuzione di quella fisica del 40% . Questi risultati sono stati pubblicati nel 2001 – ho contattato immediatamente l’associazione di genitori della città Québec e ho chiesto di diventare dei partner per provare a trovare delle scuole che volessero spegnere gli schermi… abbiamo trovato delle scuole e bene quando abbiamo fatto la valutazione di questi esperimenti ci siamo resi conto che gli studenti in classe erano più concentrati alle spiegazioni dell’insegnante e hanno aumentato i tempi di conversazione con papà e mamma–  sappiamo che è un grande problema in Italia, in Francia, in America e in Europa il tempo di conversazione dei genitori e figli è molto molto molto scarso. E’ passato in usa 1h12 alla settimana nel 1991 a 34 minuti tempo di convesersazione alla settimana nel 2014. Il tempo di conversazione tra genitori e figli è diminuito costantemente in tutti i paesi del mondo dove è arrivata la tv. e così i figli finiscono per credere che Spyderman sia più interessante del loro padre ma questo, eh bhè questo è un po’ un peccato! L’idea di spegnere la tv l’ho presa negli Stati uniti l’ho perfezinata in canada nel 2003 e quando è arrivata in Francia nel 2008 ci fu lo stesso risultato! in un quartiere criminalizzato e disastrato di Strasburgo,i giovani hanno smesso di guardare la tv completamente, stavano tutti al parco che era pieno, la vita era cambiata, i genitori erano molto contenti, abbiamo aiutato le famiglie e anche i i bambini a armonizzare a vivere insieme, è stata una RIVOLUZIONE su tutti i piani!

ASCOLTA L’INTERVISTA COMPLETA

A JACQUES BRODEUR

Di Jacques Brodeur 400 COLPI  ha tradotto in italiano:

1  Fantastiche tecnologie moderne … per servire i bambini o per asservirli?   

2  L’entusiasmo dei bambini per gli schermi: preoccuparsi o no?   

3  La Sfida dei 10 giorni senza schermi, una formula sperimentata per ridurre il tempo-schermo  

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